SANG POUR SANG

LES JUMEAUX DISCORDANTS | sang pour sang

Magazine | GUTS OF DARKNESS

Author | Shelleyan aka Twilight

Il était attendu; après les promesses suscitées par le mini précédent (aujourd’hui épuisé mais dont quatre compositions sont ici reprises), ce premier album des Jumeaux Discordants se devait d’être à la hauteur. Il l’est. Séparé en deux parties distinctes: la Catabase (terme traitant de la descente des héros grecs dans le monde souterrain, les Enfers) et l’Anabase (que l’on peut traduire par ‘Ascension dans le Haut-Pays’, d’après une oeuvre de Xénophon, auteur athénien de l’Antiquité), le cd nous propose tout d’abord six pièces plutôt sombres qui ne sont pas sans évoquer The Moon Lay Hidden Benath A Cloud, voir les premiers Dead Can Dance pour le côté rituel des percussions et l’aspect incantatoire de la voix.

Nappes glauques, descentes inquiétantes, carillon pesant, sonorités lugubres, tissent des atmosphères presque cinématographiques; seul ‘The Sailing ship’ témoigne d’une tentative d’ascension vers la lumière au travers du désespoir. Suivent sept chansons plus héroïques se traduisant surtout par un usage plus fréquent des percussions, de sonorités ‘lumineuses’ et quelques passage lyriques au niveau du chant (on notera la présence de Daniela Bedeski de Camerata Mediolanense sur les choeurs de ‘Déduke Mèn a Selànna kai Pleiades’) sans perdre la touche inquiétante du début.

‘Sang pour sang’ dégage quelque chose de théâtral et profondément artistique, à l’image de la narration d’une tragédie grecque, impression renforcée par le récitation de nombreux poèmes (De Nerval, Sapho, Salluste, et, plus contemporain, Angelo Tonelli qui assure lui-même la voix masculine) ainsi que les samples utilisés (extraits de films de Marcel Carné, Leni Riefenstahl). Véritable ode au romantisme noire, ‘Sang pour sang’ tient ses promesses, envoûte, effraie; les fans de The Moon Lay Hidden Beneath A Cloud, Arcana ou Ataraxia vont beaucoup apprécier.

LES JUMEAUX DISCORDANTS | sang pour sang

Magazine | ERBA DELLA STREGA

Author | Max1334

Dopo il debutto con un EP su Misty Circles, finalmente arrivano al debutto su lunga durata i Les Jumeaux Discordants, duo di cui avevamo già parlato su queste pagine e che già mi avevano convinto non poco. Questo nuovo Sang Pour Sang non fa che confermare tutte le buone impressioni che la band mi aveva fatto, regalandoci tredici brani di pura emozione. Il concept dell’album ruota attorni a due parole: Catabasi ed Anabasi, che separano idealmente anche il lavoro in due blocchi (si può dire lato A e lato B?).

Il primo è caratterizzato da composizioni più oscure e magmatiche, mentre il secondo-ovviamente-è più melodico ed arioso. Un pò come la Divina Commedia di Dante, Inferno e Paradiso, ma senza purgatorio. I riferimenti musicali sono eccellenti e le influenze, mai ridotte a semplici copia-incolla, notevoli e ben sviluppate. Si passa dai Kirlian Camera più ragionati alla Camerata Mediolanense, senza dimenticare grandi maestri come Dead Can Dance o pionieri di casa nostra come i Tomografia Assiale Compiuterizzata di Simon Balestrazzi (anche lui nelle file dei Kirlian Camera per album eccellenti come Schmerz, Errinnerung, Solaris-The Last Corridor, Pictures From Eternity…). insomma, LJD puntano in alto. E ce la fanno!

Sang Pour Sang è un piccolo gioiello, che continua a crescere ascolto dopo ascolto, e che non vi farà rimpiangere troppo l’assenza dalle scene di gente come  The Moon Lay Hidden Beneath a Cloud. Una gemma da custodire e da consigliare agli amici amanti di certe sonorità. Ne rimarrebbero affascinati e vi ringrazierebbero a lungo. L’unione dei progetti The Last Hour ed Aimaproject ci ha portato i Les Jumeaux Discordants. Quando il totale è superiore alla somma delle parti. Ottimo disco. Ancora, please.

LES JUMEAUX DISCORDANTS | sang pour sang

RITUAL

Author | Maurizio Gabelli

Dopo il debutto con un EP su Misty Circles, finalmente arrivano al debutto su lunga durata i Les Jumeaux Discordants, duo di cui avevamo già parlato su queste pagine e che già mi avevano convinto non poco. Questo nuovo Sang Pour Sang non fa che confermare tutte le buone impressioni che la band mi aveva fatto, regalandoci tredici brani di pura emozione. Il concept dell’album ruota attorni a due parole: Catabasi ed Anabasi, che separano idealmente anche il lavoro in due blocchi (si può dire lato A e lato B?).

Il primo è caratterizzato da composizioni più oscure e magmatiche, mentre il secondo-ovviamente-è più melodico ed arioso. Un pò come la Divina Commedia di Dante, Inferno e Paradiso, ma senza purgatorio. I riferimenti musicali sono eccellenti e le influenze, mai ridotte a semplici copia-incolla, notevoli e ben sviluppate. Si passa dai Kirlian Camera più ragionati alla Camerata Mediolanense, senza dimenticare grandi maestri come Dead Can Dance o pionieri di casa nostra come i Tomografia Assiale Compiuterizzata di Simon Balestrazzi (anche lui nelle file dei Kirlian Camera per album eccellenti come Schmerz, Errinnerung, Solaris-The Last Corridor, Pictures From Eternity…). insomma, LJD puntano in alto. E ce la fanno!

Sang Pour Sang è un piccolo gioiello, che continua a crescere ascolto dopo ascolto, e che non vi farà rimpiangere troppo l’assenza dalle scene di gente come  The Moon Lay Hidden Beneath a Cloud. Una gemma da custodire e da consigliare agli amici amanti di certe sonorità. Ne rimarrebbero affascinati e vi ringrazierebbero a lungo. L’unione dei progetti The Last Hour ed Aimaproject ci ha portato i Les Jumeaux Discordants. Quando il totale è superiore alla somma delle parti. Ottimo disco. Ancora, please.